Le nostre attività

Le attività che l’Associazione USEI-APS si propone di portare avanti in generale sono:

• Comunicazione e divulgazione della cultura ecuadoriana e dei temi sull'immigrazione.
• Attività ludiche e didattiche (corsi di lingua spagnola e italiana) a favore della comunità.
• Realizzazione di progetti di cooperazione internazionale.
• Educazione e sensibilizzazione alla conservazione ambientale.
• Collaborazione e supporto alla rete delle associazioni liguri e nazionali e degli altri attori attivi nel settore della solidarietà e della cooperazione internazionale.
• Partenariati strategici con enti e associazioni per ottimizzare il raggiungimento di medesimi obiettivi.
• Coordinamento delle varie attività interculturali proposte da enti pubblici.
• Costituzione della Corale “Canto Senza Frontiere”con la partecipazione di cittadini italiani
e stranieri, Progetto avviato in collaborazione con l’AUSER Savona.
• Sostegno a famiglie (italiane e straniere) in difficoltà attraverso distribuzione di generi alimentari e materiale scolastico raccolti grazie alla collaborazione della COOP Liguria
• Info Point, sportello per i cittadini stranieri col patrocinio del Comune di Savona
• Turismo Sociale, viaggi periodici in Ecuador

Martedì 6 settembre, presso la sede operativa dell'USEI a Savona, si è tenuto l'incontro di presentazione del progetto "MentalHealth4All", con la partecipazione della dott.ssa Mara Morelli, docente di interpretariato presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Genova.

Nell’Unione Europea, circa 84 milioni di persone soffrono di disturbi mentali. Le persone rifugiate e migranti sono particolarmente a rischio di sviluppare un disturbo mentale: il motivo sono i fattori stressanti che caratterizzano tutte le fasi del processo migratorio (prima, durante e dopo la migrazione). Le persone rifugiate e migranti presentano inoltre tassi di prevalenza più elevati per alcuni disturbi mentali (come il disturbo post-traumatico da stress e i disturbi psicotici) rispetto alle popolazioni non migranti. Anche se molte persone rifugiate e migranti avrebbero bisogno di cure per i loro problemi di salute mentale, l’accesso ai servizi di cura è difficile, soprattutto per chi non parla la lingua dominante nel Paese di accoglienza. Inoltre, anche quando le persone riescono ad accedere ai servizi, spesso la cura manca di sensibilità culturale e linguistica, e si rivela quindi inadeguata.

All'incontro, organizzato dall'USEI-APS, hanno partecipato diversi rappresentanti delle diverse comunità di emigrati residenti nel territorio, oltre a diversi professionisti nel campo della salute mentale e della Sanità.